Huygens nel suo Horologium osclillatorium (1673) stabilì << una misura sicura e costante delle grandezze, che non dipenda da ingranaggio alcuno e non possa essere abolita o corrotta dall'ingiuria o dalla lunghezza del tempo. [...] Questa unità oraria non solo può essere determinata da tutte le nazioni, ma potrà essere riprodotta anche nei secoli a venire >>. Dunque la misura del pendolo che oscilla in un secondo potrebbe essere presa come unità di misura della lunghezza. Ciò non avvenne per motivi storici e politici abbastanza complessi. Se vuoi approfondire l'argomento ti consiglio la lettura dell'appassionante libro di Denis Guedj "il metro del mondo".

Tuttavia, nel 1672, l'astronomo Jean Richer si accorse che il suo pendolo che a Parigi batteva il secondo, a Cayenne (città della Francia che si affaccia sulla manica) oscillava più lentamente.

Questo è sorprendente. Viene a cadere, in effetti, l'ipotesi di universalità.

Il pendolo  - in apparenza così semplice - lega tre grandezze fondamentali: posizione geografica, il tempo e la lunghezza.

Nel video che segue il fisico Carlo Rovelli di cui vi consiglio la lettura del libro:  l'ordine del tempo.

Il fatto che lo stesso pendolo abbia periodi di oscillazioni che variano al variare della posizione ci pone un problema.

In effetti, la Terra non è perfettamente sferica perchè è dotata di un moto di rotazione in grado di produrre un’ulteriore forza che interagisce con quella gravitazionale. Tale forza, definita forza centrifuga, è diretta verso l’esterno della Terra ed è massima all’equatore e nulla ai poli, determinando così uno schiacciamento ai poli e un rigonfiamento all’equatore.

La prova della forma ellissoidica della Terra può essere ottenuta da precise misurazioni dell’accelerazione di gravità (g) effettuate a diverse distanze dai poli. La forza peso (Fp), che agisce su un corpo situato sulla superficie terrestre, è la risultante di due vettori: la forza di attrazione newtoniana (Fn) e la forza centrifuga (Fc) derivante dalla rotazione terrestre.